"L’aggettivo che meglio definisce l’Islanda è: spettacolare”.
Così inizia la decrizione appassionata che Enrico Basili pone a corredo
della bella rassegna.
Viaggiatore instancabile, l'Autore ci ha abituato ad entrare in sintonia con
i paesi visitati e, suprattutto, con il suo modo di vedere.
La mostra è ricca di una varietà di paesaggi e di vestigia della presenza
umana che c'incanta. |
"La luce è incredibilmente spettacolare, in estate non ti
abbandona quasi mai e prima di lasciarti... ti saluta con tramonti
indescrivibili... Si può guardare il cielo infiammarsi per ore chiedendosi solo:
-a che punto è la notte?-... Ma quello che, forse, più colpisce dell’Islanda è
l’abbondanza d’acqua e di verde. L’acqua fuoriesce dappertutto: in forma di
cascata, fiume, lago, sorgenti termali, vapore (gaysir), oltre, naturalmente, al
mare che la circonda...
E poi il verde: intere vallate di un verde brillante, acceso... questo paese
dovrebbe chiamarsi Greenland piuttosto che Iceland. E poi gli spazi: immensi,
senza tregua. Centinaia di chilometri da percorrere senza un centro abitato, una
casa, una persona... E poi le architetture: così semplici ed essenziali; tranne
alcune eccezioni le case tutte simili, a distinguerle solo il colore, così come
le chiese perfette ... Persino i fari... sono tutti figli gemelli di un qualche
faro padre arancione e sobrio...
Un paese dove la natura vince ancora sull’umanità, uno spettacolo
assolutamente da non perdere!" |